Cos'è il fotovoltaico?
Il solare fotovoltaico si basa sulla caratteristica che certi materiali opportunamente trattati hanno di cedere elettroni all'atomo adiacente sotto azione dei fotoni di luce incidente. Il materiale che tradizionalmente possiede queste caratteristiche è il silicio. La corrente prodotta dai moduli è continua e necessita eventualmente di un alternatore di corrente per utilizzarla con i dispositivi tradizionali o riversandola in rete. Questa ultima opzione sta diventando oggi molto appetibile per via della legislazioni che sta per essere varata.

Quali sono i vantaggi della tecnologia in termini ambientali?
Il solare fotovoltaico ha ormai una capacità di convertire energia dal sole abbastanza elevata da poter avere vantaggi ambientali in molti aspetti del ciclo di vita utile:

  • Ripaga l'energia con cui è prodotto il singolo pannello (dalla produzione di celle, alla realizzazione del pannello stesso materiali compresi) entro la sua vita utile.
  • Produce quindi energia a basso costo manutentivo e soprattutto senza emissioni inquinanti.

Ci sono, però, altri aspetti, sia qualitativi che quantitativi, che fanno del fotovoltaico una tecnologia ambientalmente corretta. Dal punto di vista puramente energetico:

  • Il primo aspetto è spesso pubblicizzato come l'unica ragione, ma non è il solo: la produzione elettrica di un impianto fotovoltaico non produce gas serra, non richiede energia chimica da fonti fossili né da combustibili.
  • L'energia elettrica fornita da un impianto fotovoltaico sostituisce quella prodotta con altre fonti e, quindi, elimina le emissioni gassose e limita lo sfruttamento delle fonti energetiche del processo sostituito.
  • La produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica è intrinsecamente sicura: non ci sono fiamme o vapori ad alta temperatura né complicati impianti da realizzare.

Dal punto di vista generale, invece:

  • L'impianto fotovoltaico è spesso installato su superfici già utilizzate per altri scopi (coperture, ad esempio) e non richiede l'occupazione di suolo ulteriore.
  • La tecnologia permette l'installazione anche su strutture mobilie. 

Dove si installa questo tipo di impianto?
Di solito su un tetto che non abbia problemi di esposizione al sole (presenza di altri edifici o impedimenti di altro genere) e quindi ogni orientamento che vada da est, sud ed ovest va bene pur con le dovute differenze in termini di prestazioni. Esistono tuttavia altre possibilità di inserimento: in facciata, a copertura di strutture comuni, e via discorrendo. La tecnologia fotovoltaica presenta una certa sensibilità a fattori di ombreggiamento e quindi una valutazione di fattibilità deve prestare molta attenzione a ciò.

Che tipo di tecnologie esistono?
Si annoverano principalmente tre tipologie:

  • Monocristallino
  • Policristallino
  • Amorfo.

Ognuna possiede caratteristiche fisiche e di efficienza di conversione ben diverse. Dal punto di vista energetico, si passa dal monocristallino all'amorfo in ordine decrescente. Esistono inoltre altri materiali, ma attualmente sono allo studio dei laboratori di ricerca e non saranno commercializzati a breve.

Che tipo di impianti esistono?
Principalmente si parla di due grosse tipologie in campo edilizio: gli isolati/stand alone oppure i connessi a rete/grid connected.
La differenza sostanziale risiede nella modalità di stoccaggio dell'energia prodotta. Il primo tipo, immagazzina l'energia prodotta in batterie ricaricabili, il secondo, invece, riversa la produzione nella rete di distribuzione. Ogni impiego mobile, (o dove costerebbe troppo realizzare una linea aerea di distribuzione) viene assolto dal primo tipo, mentre il secondo è la soluzione tipica per la maggioranza delle abitazioni cittadine (e per il Conto Energia).

Oltre agli impianti fotovoltaici esistono altri strumenti o utilizzi della tecnologia?
Sì, esistono tutta una serie di oggetti di piccola e media scala che sfruttano l'esposizione solare per caricare una batteria e, quindi, rilasciare di notte (o all'occorrenza come avviene per gli strumenti di emergenza) l'energia immagazzinata durante il giorno. Si va da oggetti in piccola scala a lampioni stradali, ma anche al concetto di rendere captanti le superfici pubbliche esposte (pensiline, ecc.)

Che tipo di predisposizioni necessita l'impianto fotovoltaico?
L'impianto fotovoltaico connesso in rete è concettualmente semplice, ma è necessario considerare due fattori specie se si tratta di interventi in contesto edilizio residenziale:

  • Il diametro dei fili tende a crescere all'aumentare del numero di pannelli e quindi alla potenza di picco dell'impianto. Le guaine (garganelli) di passaggio dei fili elettrici devono quindi essere di diametro adeguato (superiore a quello normale delle abitazioni 3 cm può essere considerato sufficiente).
  • La presenza di inverter per la conversione della Corrente Continua prodotta dall'impianto in Corrente Alternata da riversare in rete richiede spazio ed adeguati luoghi di ancoraggio. Gli inverter tendono infatti a pesare (20 Kg è la norma), ad essere un poco rumorosi (per via della ventola di raffreddamento), e, in alcuni casi, possono anche essere più di uno.

Posso illuminare il mio giardino con lampade solari?
Assolutamente sì. Esistono in commercio molti tipi di apparecchi di illuminazione per scopi privati e pubblici, che vanno dai semplici segnapasso alle vere e proprie lampade da giardino per illuminazione. Senza posa di cavi e quindi la necessità di scavare: è sufficiente acquistarli e lasciarli al sole.

Si può installare in un contesto industriale?
Sicuramente sì, ogni qual volta si voglia ottenere energia elettrica in grossa quantità (essendo questa dipendente dalla metratura esposta). La natura architettonica dei complessi industriali (ampie metrature non ombreggiate) ne fa solitamente un sito molto adatto all'introduzione di questo tipo di tecnologie. Nel prossimo futuro, con il Conto energia, le industrie potrebbero avere un introito ulteriore dalla produzione di energia elettrica.

Quanto può costare un impianto solare fotovoltaico?
Una cifra indicativa è stimata intorno ai 6.000-7.000 euro al kWp il costo del pannello solare a cui vanno aggiunti i costi di installazione e di posa, di progettazione ecc. Per ulteriori dettagli contattateci qui.

In quanto tempo ritorna l'investimento?
L'investimento fatto (realizzazione e posa dell'impianto solare) ha un costo che viene ammortizzato scalando il valore economico dell'energia che si sarebbe spesa dal costo totale. I tempi di ritorno si aggirano sui 10-15 anni, cosa questa che permette, dopo tale periodo, di guadagnare. I tempi sono previsti in riduzione perché, ad oggi, il costo dell'energia tradizionale sale (in certi anni del 20% e più).
Inoltre, il Conto energia permette di diventare produttori godendo di una tariffa incentivante.

Quanto dura un impianto?
Un modulo fotovoltaico ha una durata teorica che si aggira sui 100 anni. I moduli sono garantiti dal costruttore per almeno 20 anni contro le riduzioni di efficienza che naturalmente insorgono, quella di un impianto, senza dover essere ristrutturato o modificato, invece, si aggira sulla trentina e più.

Esistono agevolazioni fiscali per questo tipo di intervento?

- Sconto IRPEF (nuova normativa) (procedure)
- Incentivi regionali
- Sconto ICI

Questi incentivi valgono anche per interventi come la messa in opera di impianti di illuminazione.
Vi consigliamo inoltre di considerare anche i vincoli per accedere al finanziamento in Conto energia che prevede una riduzione dell'importo per chi realizza l'impianto in detrazione fiscale. Inoltre potete rifarvi alle innovazioni presenti nella nuova Legge Finanziaria del 2007.

Sto ristrutturando il sottotetto, posso integrare queste tecnologie?
Ovviamente, sì, anzi possiamo tranquillamente affermare che il contesto di ristrutturazione parziale di un immobile è una delle migliori occasioni che si possano presentare per questo tipo di interventi.
Questo per due motivi: il primo per una migliore gestione del progetto di integrazione che avrebbe meno vincoli e meno compromessi, il secondo, invece è che, in questo modo si possono aprire altri scenari di agevolazioni fiscali per le opere in corso, di fatto facendo costare meno l'installazione dell'impianto.
Dal 24 02 2006, le modifiche al Conto energia, rendono particolarmente vantaggiosa questa soluzione, potendo godere di un incremento di tariffa del 10% in caso di ristrutturazione o nuova edificazione (maggiori dettagli qui).

Gli inverter devono essere sezionati?
La posa di interruttori e di dispositivi di sezionamento deve essere calibrata dato che i pannelli, non possiedono tali dispositivi. Di norma si colloca un quadro di controllo per inverter ed uno post inverter e posto prima del contatore che rappresenta il confine tra la propria rete è la rete del Gestore.

Si può installare in ogni abitazione?
Praticamente senza nessun problema, visto che, oltre al pannello/i si necessitano solo cavi di connessione e un eventuale alternatore, tutte le strumentazioni che occupano poco spazio

Cosa devo fare per installare un impianto?
Contattaci!

Come effettuare una valutazione preliminare di fattibilità?
Occorre conoscere indicativamente la posizione e la metratura della falda o della superficie sulla quale andrebbero ad installarsi i pannelli per la captazione della luce del sole, in modo da capire quanta energia è teoricamente producibile e regolarsi di conseguenza.
Con il Conto energia, sotto alcune condizioni, si superano i problemi legati al precedente regime di interscambio che non permetteva di installare potenze di picco superiori al proprio consumo annuale. Potrebbe anche essere utile avere a disposizione le bollette dell'ultimo anno (almeno, meglio un triennio) in modo da poter stimare in modo più corretto il tempo di ritorno e valutare meglio l'effettiva necessità dell'impianto. Tutte le informazioni servono per poter simulare il comportamento stimato annuale e al sua resa presunta.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti contattate i nostri tecnici.

Lo posso installare da solo?
Le conoscenze per l'installazione sono quelle di un elettricista abilitato, quindi a patto di possederle, sarebbe fattibile questa opzione, esistono tuttavia una serie di problemi legati alle richieste normative e alla procedura di inizio lavori (DIA, certificazione di conformità degli impianti e via discorrendo).
Tra l'altro ci sono anche problemi legati alla sicurezza sul lavoro visto che spesso si tratta di andare sul tetto ad installare i prodotti che presentano la necessità di adottare cautele di tipo elettrico oltre a quelle puramente legate alla incolumità personale.

A chi mi devo rivolgere?
Contattate i nostri tecnici!

Quali professionisti sono necessari e a quali pratiche burocratiche devono adempiere?
Oltre a quelle sulla richiesta di agevolazioni fiscali di cui abbiamo già parlato, si tratta di: Contattare un tecnico iscritto all'Albo (Architetto, Geometra, Ingegnere) il quale prepara una istanza di concessione/autorizzazione edilizia, la relazione tecnico economica del progetto e gli schemi impiantistici. L'installatore abilitato che esegua i lavori ed il collaudo e rilasci una Dichiarazione di Conformità.

Quanto tempo è necessario per l'installazione?
La tempistica viene valutata di volta in volta in base alla complessità dell'impianto e dell'intervento edilizio richiesto dallo stesso.

Qual è il periodo dell'anno migliore per installare questo impianto?
Al solito, come per tutti i lavori edili, si consiglia di iniziare in Primavera. Per le tecnologie fotovoltaiche questo è a maggior ragione interessante perché il periodo di maggiore produzione si avrebbe proprio da primavera all'autunno, permettendo così di avere da subito i benefici diretti.

Devo avere attenzioni particolari?
Una volta installato, l'impianto solare è praticamente autosufficiente. Ci si deve attenere a semplici attenzioni per controllare che il sistema funzioni a dovere e non siano sopraggiunti guasti per i motivi più disparati.

Necessita di manutenzione?
La naturale inclinazione della pannellatura (solitamente sul tetto) ed esposizione ai venti permette ai pannelli di essere autopulenti. Ovvio che, in condizioni particolari (copertura consistente di neve, pioggia sabbiosa seguita da un periodo di lunga siccità), si possa profilare la necessità di un intervento di pulizia manuale.

Ci saranno altri costi aggiuntivi nel tempo?
No, teoricamente solo in seguito ad eventi calamitosi o vandalici.


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